Favorire crescita e coesione sociale attraverso la concorrenza

Favorire crescita e coesione sociale attraverso la concorrenza

Roma, 30 aprile 2024 – Il prossimo 7 maggio, presso il Circolo Ufficiali dell’Esercito “Pio IX” a Roma, si terrà il quinto convegno di Roma Europea. L’evento incentrato sul tema della crescita e della coesione economica, vedrà come relatore d’eccezione Roberto Rustichelli, magistrato ordinario e Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nonché Presidente di Sezione della Commissione Tributaria Provinciale di Napoli.

Nato a Faenza nel 1961, Rustichelli, vanta un curriculum di tutto rispetto nel campo giuridico e socioeconomico. Si è laureato in Giurisprudenza e Scienze economiche e gestionali, con un Master Universitario di II livello in Giustizia Tributaria Italiana ed Europea. Nel corso della sua carriera ha ricoperto incarichi di prestigio come Vice capo di Gabinetto del Ministro delle Attività Produttive e Consigliere giuridico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in vari governi. Dal 2019 assume la carica di Presidente dell’Antitrust.

Distinto per una visione strategica chiara e lungimirante, ritiene che l’innovazione, gli investimenti, lo sviluppo e la coesione sociale rappresentino i pilastri fondamentali per la crescita e la competitività dell’Italia. Come da lui affermato: “la concorrenza è un valore fondamentale per uno Stato democratico. Essa garantisce la diversità, l’accesso equo alle opportunità e la libertà di scelta”.

Il convegno si propone di approfondire questo tema nodale, analizzando il ruolo che può svolgere la competizione nel promuovere una crescita incentrata sull’efficienza del mercato e sul benessere dei cittadini. Saranno discussi i concreti strumenti a disposizione per incentivare la competitività delle imprese italiane, tutelare i consumatori e favorire l’accesso a prodotti e servizi di qualità.

Un’occasione preziosa per riflettere sui fattori chiave per il superamento delle sfide che l’Italia si trova ad affrontare in un contesto economico globale incerto e in continua evoluzione.

Per maggiori informazioni e per iscriversi al convegno, è possibile consultare la pagina web dell’evento a questo indirizzo: Incontro con Roberto Rustichelli

Incontro con Roberto Rustichelli

Incontro con Roberto Rustichelli

La Fondazione Roma Europea ha il piacere di invitarLa al quinto appuntamento del 2024 degli “Incontri di Roma Europea” con

ROBERTO RUSTICHELLI

Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Martedì 7 maggio 2024 – ore 20.00

Circolo Ufficiali dell’Esercito “Pio IX” – Viale Castro Pretorio n. 95 – Roma

Al termine dell’incontro seguirà una cena presso il ristorante del Circolo.

Il costo della partecipazione all’evento per i non soci è di € 70,00 a persona

Le immagini e i video dell’evento verranno pubblicati sul sito e sui social della Fondazione Roma Europea

L’occasione è gradita per proporLe di partecipare costantemente alle nostre iniziative, mediante l’iscrizione a Roma Europea. È possibile aderire alla Fondazione per il biennio 2024/2025 mediante un contributo di € 1.200,00 tramite bonifico sul c/c intestato a “Fondazione Roma Europea”: IBAN IT 89 G 08327 03200 000000041975, oppure mediante assegno con medesima intestazione. In alternativa, Le proponiamo l’iscrizione per il solo anno 2024 mediante un contributo di € 700,00. Per aderire alla categoria Amici di Roma Europea il contributo annuale è di Euro 70,00.

In attesa di un cortese riscontro, necessario per una corretta organizzazione della serata, l’occasione è gradita per inviare i migliori saluti.

Fondazione Roma Europea
Prof. Avv. Cesare San Mauro

Associazione Amici di Roma Europea
Prof. Fabio Pistella
______________________________________________

R.S.V.P.
Tel. +39 06.45684800
Fax. +39 06.45684823
fondazione@romaeuropea.it

Teresa Vicente: l’eroina che ha salvato il Mar Menor

Teresa Vicente: l’eroina che ha salvato il Mar Menor

La biologa marina spagnola Teresa Vicente è stata insignita del prestigioso Premio Goldman per l’ambiente 2024, un riconoscimento internazionale che celebra gli eroi della salvaguardia ambientale. La cerimonia di premiazione si è tenuta a Washington D.C. il 29 aprile 2024.

Considerato come il “Nobel Verde”, il premio le è stato conferito per il suo instancabile impegno nella tutela del Mar Menor, la laguna salata più grande d’Europa, situata nella regione di Murcia, in Spagna.

Per oltre un decennio, la leader per mobilitare comunità e governi contro le minacce ambientali che affliggono il Mar Menor, attraverso la ricerca scientifica, la sensibilizzazione e l’attivismo, ha fatto luce sul deterioramento dell’ecosistema lagunare, causato da fattori quali l’inquinamento agricolo, lo sviluppo costiero incontrollato e l’urbanizzazione.

La dedizione di Vicente ha portato a risultati tangibili. Grazie al suo lavoro, il Mar Menor ha ottenuto uno status giuridico speciale, diventando il primo ecosistema in Europa ad essere riconosciuto come un essere vivente con diritti propri.

Ma il suo impegno non si ferma al Mar Menor. La sua storia dimostra che la determinazione e la tenacia di un singolo individuo possono fare la differenza per la salvaguardia di un ecosistema prezioso. Una fonte d’ispirazione per attivisti e cittadini di tutto il mondo che si battono per la difesa dell’ambiente e per contrastare la crisi climatica.

“Il Mar Menor è un ecosistema unico e prezioso che va protetto a tutti i costi” – ha dichiarato in occasione del ricevimento del premio. “Questo premio non è solo mio, ma di tutti coloro che hanno combattuto al mio fianco per salvare il Mar Menor.”

Il Premio Goldman a Teresa Vicente è un monito per tutti. Come ha affermato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen: “Il premio a Teresa Vicente è un invito a tutti noi ad agire per il nostro pianeta. Non abbiamo altro tempo da perdere.”

Quarto appuntamento 2024 degli “Incontri di Roma Europea” con Alessandro Barbano

Quarto appuntamento 2024 degli “Incontri di Roma Europea” con Alessandro Barbano

Il quarto appuntamento del 2024 degli “Incontri di Roma Europea”, tenutosi al Circolo Antico Tiro a Volo, ha avuto come protagonista Alessandro Barbano, direttore del quotidiano “Il Messaggero”.

In un dialogo aperto con imprenditori, intellettuali e politici locali, Barbano ha espresso la sua opinione sulle intercettazioni telefoniche e il loro utilizzo indiscriminato, ponendo l’accento sul ruolo della stampa nella violazione della privacy a scopi politici e mediatici.

Secondo il giornalista, le intercettazioni dovrebbero essere riservate a casi eccezionali, come “Extrema ratio”, quando altre metodologie investigative si dimostrano insufficienti e sussistono concreti sospetti di gravi reati. “Non possiamo – afferma – trasformare le intercettazioni in uno strumento di indagine ordinaria, utilizzandole per carpire i segreti di cittadini incensurati o per alimentare campagne mediatiche contro avversari politici.”

Come spesso ha già fatto in altre sedi, cita il caso dello scandalo giudiziario di Luca Palamara. Le conversazioni private dell’ex magistrato, spesso decontestualizzate e frammentate, sono state diffuse a mezzo stampa, alimentando un clima di morbosa curiosità e di pregiudizio nei suoi confronti ancor prima che venissero accertate le sue responsabilità, di fatto screditando il ruolo dell’intero corpo della magistratura.

Non a caso, coglie anche l’occasione per presentare il suo ultimo libro, “La Gogna”, un’opera che offre analisi approfondite sul caso Palamara, Consip e molti altri, indagando implicazioni etiche e giuridiche, con l’invito a una riflessione profonda sui principi stessi dello Stato di diritto.

Le riflessioni di Barbano assumono ancora più rilevanza se si considera il panorama attuale in Italia, che nel 2023 ha raggiunto il record di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, con numeri nettamente superiore rispetto a quelli di altri paesi europei. Un dato allarmante che impone, con urgenza, la necessità di rivedere la normativa vigente e introdurre garanzie a tutela dei cittadini.

La pubblicazione di conversazioni private mina la fiducia nelle istituzioni, rappresenta una grave violazione della privacy e rischia di pregiudicare il diritto alla difesa degli indagati, oltre a danneggiare la reputazione di persone che potrebbero risultare innocenti.

In questo scenario complesso, un ruolo chiave spetta ai media. “I giornalisti – prosegue – devono evitare di cedere alle pressioni politiche o mediatiche e basare la propria informazione su fatti concreti, prove verificabili. Pubblicare stralci di intercettazioni decontestualizzati rischia di distorcere la realtà, condizionare l’opinione pubblica e alimentare il clima di gogna mediatica”.

In conclusione, l’intervento di Alessandro Barbano ha acceso i riflettori su un tema di scottante attualità, invitando a una riflessione critica e costruttiva sul ruolo delle intercettazioni, sul diritto alla privacy e sulla responsabilità dell’informazione. Un monito a cui tutti, cittadini, media e istituzioni, dovrebbero prestare ascolto per scongiurare il rischio di derive antidemocratiche.